Scacchi

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sabato 16 aprile 2016

Il gioco di Sergio Mariotti


Sergio Mariotti è stato il primo giocatore italiano a fregiarsi del massimo titolo scacchistico, cioè quello di Grande Maestro Internazionale.
Nato a Firenze il 10 agosto 1946 ma cittadino romano di adozione, può essere sicuramente considerato uno dei più forti giocatori di scacchi che l'Italia abbia mai avuto. Cresciuto scacchisticamente a Firenze dove mosse i primi passi, Mariotti ottenne il titolo prima di Maestro Internazionale nel 1969 e poi quello di

Grande Maestro nel 1974. Sergio Mariotti nella sua Carriera ha vinto molti tornei, ne voglio citare solo alcuni tra i più importanti: Reggio Emilia 1969, San Benedetto del Tronto 1970, Bari 1971, Imperia 1973, Rovigo 1976, Bagni di Lucca 1978-79, Stoccolma 1976, Lugano 1979. Ricordiamo inoltre i due titoli di Campione Italiano Assoluto ottenuti nel 1969 e nel 1971 entrambi a San Benedetto del Tronto .
Nonostante la sua notevole forza di gioco Sergio Mariotti non ha mai amato fare lo scacchista professionista, di carattere amichevole ed estroverso, ad un certo punto della sua vita decise di trascurare la strada del professionismo optando per una carriera professionale come dirigente all'interno del Banco di Roma. Il massimo risultato nella carriera scacchistica di Sergio va considerato il decimo posto a pari merito (e ad un passo dalla qualificazione ai match dei canditati) nel Interzonale di Manila del 1976, alla pari con l'ex campione del mondo Boris Spassky.
Il rispetto di Mariotti nel mondo scacchistico negli anni settanta era molto alto, tant'è che la stampa inglese soprannominò il talento fiorentino The Italian Fury. Mariotti ha partecipato a quattro olimpiadi con la nazionale italiana (24 vittorie 25 pareggi e 12 sconfitte), ma il risultato di maggior prestigio rimane la medaglia di Bronzo individuale in prima scacchiera ottenuta olimpiadi di Nizza del 1974.  Nel 1977 a riprova della stima che godeva tra i Grandi Maestri, Mariotti venne chiamato a far parte come secondo nel entourage del grande campione brasiliano Henrique da Costa Mecking, nel match dei candidati che vedeva il brasiliano opposto al grande Maestro russo Lev Polugaevsky .
Autore di vari libri di scacchi, la sua opera di maggior successo è stata Manuale degli scacchi - Dalle basi all'agonismo, scritta nel 1972 e più volte riedita negli anni .
Del campione toscano ho scelto per voi lettori alcune tra le sue partite più significative:



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