Le prime scacchiere all'ottavo turno di Forni di Sopra, nella prima Delchev contro Ni Hua, nella seconda Bruno contro Libiszewski (foto Bertagnolli) |
Quando Davide mi ha proposto di scrivere un resoconto sul torneo di Forni di Sopra sono stato un po' titubante: ricordandomi infatti dell'adagio "chi si loda si imbroda" non avevo proprio idea di come scrivere l'articolo. Messa da parte la pigrizia (era questo forse il più grande ostacolo!), ho cominciato a scrivere qualche impressione, che spero possa essere apprezzata.
Io ero stato a Forni di Sopra anche l'anno scorso, e anche quest'anno ho potuto constatare che a Mogranzini e al suo staff piace fare le cose in grande: non parliamo del montepremi, maestoso ed invitante (10'000 euro suddivisi tra Torneo A, B, C), ma torniamo intanto al titolo: la dicitura "INTERNAZIONALE" è stata pienamente confermata, se pensiamo che ben 18 nazioni diverse si sono viste rappresentate in quel di Forni. Buono anche il partérre di titolati nel torneo A: 7 GM, una WGM, 6 IM, 1 WIM, 10 FM e molti altri giocatori (e giocatrici) di categoria magistrale.
Insomma un torneo dai grandi numeri, che ha visto praticamente lo stesso numero di partecipanti dell'anno scorso.
Ma quale sarà mai la chiave di questo successo? Forse dovremmo chiederlo agli organizzatori, io posso solo dire che mi sono trovato molto bene: sono stato benissimo all'hotel Edelweiss, dove tra le altre cose ho potuto anche fare un po' di ripasso di tedesco, data la presenza di due giocatori austriaci, due tedeschi e due sudtirolesi :-); molto rilassante il calendario di gioco, che permette di giocare una partita al giorno in piena tranquillità (ad eccezione dell'unico doppio turno per il torneo A), dando la possibilità di impiegare la mattina esplorando la zona delle dolomiti friulane... o preparandosi per la partita del pomeriggio!
Sia chiaro, il torneo si svolgeva a Forni di Sopra, un paese di circa mille anime, non a Cesenatico o qualche altra sede con molte attrattive in più o con una vivace vita notturna. Ma a combattere l'eventuale "noia" c'erano alcune attività "collaterali": nel fine settimana si è tenuta la festa delle erbe, una rassegna di prodotti tipici friulani; a metà settimana è stata organizzata una simultanea, giovedì sera c'è stato un incontro con lo scrittore Paolo Maurensig, che ha raccontato alcuni aneddoti sulla vita e sulla morte alquanto oscura di Alexander Alekhine. Nella stessa serata al Maestro Antonio Pipitone, a 87 anni (88 in novembre!) un vero e proprio monumento dello scacchismo italiano, è stato consegnato un quadro del pittore locale "coton", mentre il M.I. Carlo D'Amore ha dato un saggio delle sue capacità pianistiche intrattenendoci con pezzi tratti da brani di Chopin (e anche di Liszt e Schumann se ho intuito bene). Venerdì mattina si è invece giocato un torneo lampo (10 minuti a testa) con in palio premi in natura (grappe). Per la cronaca, il torneo lampo è stato vinto da Pier Luigi Basso, vincitore già nel 2012 e 2013!
L'unica pecca forse è stato il clima: sapevo infatti che avremmo giocato al fresco (a 900 m di altitudine è piuttosto normale), però non a tal punto da dover giocare con una felpa o con il pile addosso (ogni pomeriggio infatti ha piovuto, spesso a dirotto, con conseguente calo della temperatura).
Passando a un po' di cronaca: il torneo principale è stato vinto dal GM bulgaro Alexander Delchev (2638), che ha superato per spareggio tecnico il GM cinese Ni Hua (2653), primo cinese riuscito a superare quota 2700 elo nel 2009. Medaglia di bronzo per il veterano GM ucraino Oleg Romanishin (2487).
Nell'open B il podio ha visto una prevalenza giovanile: il sottoscritto si è aggiudicato il primo posto con 6,5/8 superando Davide Pozzobon (classe '96) per spareggio tecnico e il giovane (classe '99) trentino Francesco Seresin (6/8), che ha anche conquistato la prima categoria nazionale.
In sostanza si può dire che i giovani veneti siano andati piuttosto bene: Basso e Boscolo e Boraso hanno avuto risultati che tutto sommato confermano il loro rating; Lodici ha avuto un torneo fantastico che gli ha permesso di realizzare la sua prima norma di Maestro; Alberto Barp ha dimostrato di essere in costante miglioramento, e anche se non ha fatto la sua prima norma (che aveva fino al sesto turno), può "consolarsi" con il suo primo scalpo di un Maestro Internazionale.
Nell'Open B anche Samuele De Grandi si è ben comportato, arrivando sesto e ottenendo la prima categoria.
Un grande ringraziamento va a Francesco Gabassi, presidente onorario del Circolo Scacchistico Udinese, principale promotore del torneo e simpatico autore dell'ar(r)inga del gabassi! (si vedano i bollettini del Torneo).
Spero di poter partecipare al Torneo di Forni di Sopra anche l'anno prossimo... possibilmente nell'Open A!
L'autore del reportage Zeno Fratton, premiato per la vittoria nel torneo B |
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